sabato 26 novembre 2016

Nuovo anno liturgico...


 


Prima domenica di Avvento (A)



O Dio, Padre misericordioso,

 che per riunire i popoli nel tuo regno

 hai inviato il tuo Figlio unigenito,

 maestro di verità e fonte di riconciliazione,

 risveglia in noi uno spirito vigilante,

 perché camminiamo sulle tue vie di libertà e di amore

 fino a contemplarti nell’eterna gloria.

 Per il nostro Signore Gesù Cristo...

 

Il Vangelo

«Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo

Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo

 

Irrompe nella storia un fatto: Gesù.

Irrompe nel quotidiano, figlio di una donna

Irromperà Gesù nella storia, dandogli compimento, nel tempo degli uomini, mentre noi il nostro quotidiano.

Quindi vegliate!

 

Cioè?

La veglia è pienezza di gesti e di atti, fatto di movimenti, di scelte.

saliamo sul monte del Signore,

possiamo camminare per i suoi sentieri

Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri,
delle loro lance faranno falci;
una nazione non alzerà più la spada
contro un’altra nazione,
non impareranno più l’arte della guerra.
Casa di Giacobbe, venite,
camminiamo nella luce del Signore

 

Questo è la veglia che attende che viene il Figlio dell’uomo

 

Ma ancora

svegliarvi dal sonno,

gettiamo via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce.

Rivestitevi invece del Signore Gesù Cristo.

 

L’attesa è cambiare pelle, è cambiare abitudini, fino ad essere rivestiti di Cristo. Se questo è la pretesa di questa prima domenica di Avvento, dove di dirigerà il mio vegliare e come sarà il mio attendere?

«Andremo alla casa del Signore!».  …. là che salgono le tribù. Amen.