lunedì 9 novembre 2015

DEDICAZIONE DELLA BASILICA LATERANENSE




Quando l’imperatore romano Costantino si convertì alla religione cristiana, verso il 312, donò al papa Milziade il palazzo del Laterano, che egli aveva fatto costruire sul Celio per sua moglie Fausta. Verso il 320, vi aggiunse una chiesa, la chiesa del Laterano, la prima, per data e per dignità, di tutte le chiese d’Occidente. Essa è ritenuta madre di tutte le chiese dell’Urbe e dell’Orbe.

Consacrata dal papa Silvestro il 9 novembre 324, col nome di basilica del Santo Salvatore, essa fu la prima chiesa in assoluto ad essere pubblicamente consacrata. Nel corso del XII secolo, per via del suo battistero, che è il più antico di Roma, fu dedicata a san Giovanni Battista; donde la sua corrente denominazione di basilica di San Giovanni in Laterano.

Scrive San Paolo: voi siete edificio di Dio

Noi siamo l’edificio che il Signore ha posto in mezzo agli uomini: il popolo di Dio, che è raffigurato in questo edificio che oggi celebriamo.

Ciascuno stia attento a come costruisce: l’edificio è edificato secondo l’unico architetto, che è Dio. Nessuno può sostituirsi a Lui. Dio guida gli uomini ad edificare la sua Chiesa nella potenza dello Spirito Santo.

Lo Spirito che custodisce la sua Chiesa e la rende bella nella santità dei suoi figli: in parole, in opere e con una vita secondo lo Spirito di Cristo.

Noi dobbiamo avere la consapevolezza che la Chiesa è di Cristo e che il Signore è vincitore: Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere».

Mi viene in mente il discorso che ha fatto Padre Livio sugli ultimi scandali che hanno sconvolto la Chiesa di Dio. Parole fuori luogo, troppo mondane e non da discepoli di Gesù che credono nella sua vittoria.

Concludo con le parole del Papa dell’Angelus dell’8\11\2015:

Cari fratelli e sorelle,

So che molti di voi sono stati turbati dalle notizie circolate nei giorni scorsi a proposito di documenti riservati della Santa Sede che sono stati sottratti e pubblicati.

Per questo vorrei dirvi anzitutto che rubare quei documenti è un reato. E’ un atto deplorevole che non aiuta. Io stesso avevo chiesto di fare quello studio, e quei documenti io e i miei collaboratori già li conoscevamo bene, e sono state prese delle misure che hanno incominciato a dare dei frutti, anche alcuni visibili.

Perciò voglio assicurarvi che questo triste fatto non mi distoglie certamente dal lavoro di riforma che stiamo portando avanti con i miei collaboratori e con il sostegno di tutti voi. Sì, con il sostegno di tutta la Chiesa, perché la Chiesa si rinnova con la preghiera e con la santità quotidiana di ogni battezzato.

Quindi vi ringrazio e vi chiedo di continuare a pregare per il Papa e per la Chiesa, senza lasciarvi turbare ma andando avanti con fiducia e speranza.

Amen.