venerdì 10 ottobre 2014

Venerdì della XXVII settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)





In questo venerdì le letture sono di alto spessore, forse a tratti un po’ difficili.

In questi giorni mi pare che letture ruotano intorno alla scoperta e alla conformazione di se come figlio di Dio.

La figliolanza divina presuppone le opere della fede, raccogliere la propria vita intorno al Figlio Unigenito, Gesù.
Chi non è con me, è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde.

Questo è il presupposto.
È la dimensione della vita, che poi è del cuore e della mente.

Tutto questo si oppone alla dispersione del maligno, che è disordine e non unità.
Pensate anche a tutto il fermento in Italia, in Europa e nel mondo di disordini che cercano di ledere l’unità di popoli, per strani obbiettivi, trovare il benessere di pochi contro quello di tutti. Il referendum in Galles, in Catalogna, la questione Ucraina, il medio oriente, ecc…

Ma ritorno al Vangelo.
L’opposizione fatta a Gesù è frutto della paura di perdere le proprie sicurezze, perché Egli irrompe con la sua opera di salvezza, che non è fatta di bieca osservazione alla legge mosaica (i X comandamenti per capirci!), ma è indirizzare il cuore, la mente, tutta la vita a quella nuova scoperta della fede che è la figliolanza divina.

Ecco la nuova unità, la nuova fraternità, la rivoluzione religiosa che opera Gesù.
gli domandavano un segno dal cielo…. Perché?

Gesù irrompe nella religiosità di Israele sovvertendo le loro abitudini, nelle quali si sentivano salvati …. Ma non sono le abitudini, è Gesù che salva!

Se le mie abitudini sono solo una formalità, un arrivo e non un entrare sempre più in Gesù, con la vita, con il cuore e con la mente, allora siamo lontani dalla vita da figlio di Dio che Gesù mi propone.

Gesù,
rinnova anche questa sera
la promessa dello Spirito.
Perché nel tuo Spirito,
passiamo dalla dispersione all’unità.
Perché da osservanti,
passiamo ad essere figli di Dio,
con tutto il cuore, la mente
con tutta la nostra vita.
Amen.