giovedì 12 dicembre 2013

Venerabili e Beati del 9 dicembre 2013




B. Mario Vergara



B. Isidoro Ngel Ko Lat




B. Giovannina Franchi

Tre nuovi beati tra cui due italiani. L’autorizzazione alla promulgazione dei decreti di beatificazione è stata conferita stamattina da papa Francesco, nell’udienza concessa al cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.
I futuri beati sono la venerabile Serva di Dio Giovannina Franchi e i martiri Mario Vergara e Isidoro Ngei Ko Lat.
Padre Mario Vergara (Frattamaggiore, Napoli, 18 novembre 1910 – Shadaw, Myanmar, 25 maggio 1950), missionario del PIME, fu inviato in Birmania nel 1934, dove rimase fino a oltre un anno dall’entrata in guerra dell’Italia, il 10 giugno 1940.
Nel paese del Sud-Est asiatico, padre Vergara fu particolarmente dedito ai malati e ai poveri e divenne punto di riferimento per i sacerdoti indigeni.
Deportato in India, nel campi di concentramento inglesi, alla fine del 1941, assieme a tutti i missionari occidentali, nel 1944 poté fare ritorno in Birmania, dove, nel 1947 fondò una nuova missione a Shadaw.
Nel 1948, allo scoppio della guerra civile in Birmania, padre Vergara e la sua comunità finirono nel mirino delle truppe dei ribelli, di fede battista, che opprimevano i poveri, requisendo i loro pochi averi e imponendo una tassazione vessatoria.
Il 24 maggio 1950, il missionario italiano, accompagnato da uno suo catechista, Isidoro Ngei Ko Lat, si recò a Shadaw per protestare per un torto subito. I due vennero arrestati con l’accusa di spionaggio a favore del governo centrale.
All’alba del giorno successivo padre Vergara e il suo catechista furono uccisi a fucilate e i loro corpi, rinchiusi in dei sacchi, gettati nel fiume  Salween e mai più ritrovati. Con loro fu ucciso padre Pietro Galastri, giunto in città per aiutare il missionario del PIME.
Giovannina Franchi (Como 24 giugno 1807 – 23 febbraio 1872) si consacrò totalmente al Signore nel 1840 dopo la morte del fidanzato. Nel 1853, assieme a tre compagne, fondò la Pia Unione delle Sorelle Infermiere della Carità.
Le religiose assistevano i malati a domicilio e le detenute nel carcere di San Donnino. In particolare avevano cura dei malati gravi e dei moribondi, considerati i più soli e i più vicini all’incontro con Dio.
Giovannina Franchi morì all’età di 64 anni, nel pieno della sua attività, dopo essere rimasta contagiata da una epidemia di vaiolo nero, che aveva colpito Como.

I decreti promulgati oggi riguardano anche il riconoscimenti delle virtù eroiche di dieci servi di Dio:




Ven. Maurizio Maria Matteo Garrigou




Ven. Clemente Fuhl

- il Servo di Dio Maurizio Maria Matteo Garrigou, Sacerdote, Fondatore dell'Istituto di Nostra Signora della Compassione; nato a Gudanes (Ariège, Francia) il 21 settembre 1766 e morto a Tolosa (Francia) il 27 settembre 1852;
- il Servo di Dio Clemente (al secolo: Vincenzo Fuhl), Sacerdote professo dell'Ordine di Sant'Agostino; nato a Aidhausen (Germania) il 18 giugno 1874 e morto a La Paz (Bolivia) il 31 marzo 1935;
- il Servo di Dio Marcello della Vergine del Carmelo (al secolo: Boldizsár Marton), Sacerdote professo dell'Ordine dei Carmelitani Scalzi; nato a Kiskomárom (oggi Zalakomár, Ungheria) il 9 settembre 1887 e morto a Budapest (Ungheria) il 29 maggio 1966;
- il Servo di Dio Romano Bottegal, Sacerdote professo dell'Ordine dei Cistercensi della Stretta Osservanza (Trappisti); nato a San Donato di Lamon (Belluno, Italia) il 28 dicembre 1921 e morto a Beirut (Libano) il 19 febbraio 1978;
- la Serva di Dio Rosalia Cadron-Jetté (in religione: Madre della Natività), Fondatrice dell'Istituto delle Suore della Misericordia; nata a Lavaltrie (Montréal, Canada) il 27 gennaio 1794 e morta a Montréal (Canada) il 5 aprile 1864;
- la Serva di Dio Maria Rosa Teresa Gay Tibau, Fondatrice dell'Istituto delle Suore di San Giuseppe ora Religiose di San Giuseppe di Gerona; nata a Llagostera (Gerona, Spagna) il 24 ottobre 1813 e morta a Gerona (Spagna) il 18 marzo 1884;
- la Serva di Dio Maria Oliva del Corpo Mistico (al secolo: Maria Oliva Bonaldo), Fondatrice dell'Istituto delle Figlie della Chiesa; nata a Castelfranco Veneto (Treviso, Italia) il 26 marzo 1893 e morta a Roma il 10 luglio 1976;
- la Serva di Dio Orsola Mezzini, Religiosa professa e Superiora Generale della Congregazione delle Suore della Piccola Missione per i Sordomuti; nata a Campeggio di Monghidoro (Bologna, Italia) il 12 dicembre 1853 e morta a Bologna (Italia) il 23 marzo 1919;
- la Serva di Dio Maria Scolastica della Divina Provvidenza (al secolo: Orsola Maria Rivata), Religiosa professa e Prima Superiora Generale delle Pie Discepole del Divin Maestro; nata a Guarene (Cuneo, Italia) il 12 luglio 1897 e morta a Sanfré (Cuneo, Italia) il 24 marzo 1987;
- il Servo di Dio Raffaele Cordero Molina, Laico; nato a San Juan de Puerto Rico (Puerto Rico) il 24 ottobre 1790 ed ivi morto il 5 luglio 1868.
Fonte: Zenit



Giovedì della II settimana di Avvento

N. S. di Guadalupe


Cappella della Vergine di Guadalupe
inaugurata nel 2011
presso il Santuario di Lourdes


Io sono il Signore, tuo Dio, che ti tengo per la destra e ti dico: «Non temere, io ti vengo in aiuto».

In quale modo il Signore mi tiene la mano e mi conduce?
Il Signore è misericordioso e grande nell’amore, così abbiamo pregato con il salmo.
Sento la sua misericordia e gusto il suo grande amore?

Ma ahimè “dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli subisce violenza e i violenti se ne impadroniscono”: quali segni tu poni Signore per sostenere la nostra fatica e la nostra debolezza nella battaglia della fede, affinché non perdiamo l’orizzonte del Regno dei cieli?

I nativi del Messico vivono la barberia dei Conquistadores, e il Signore legge i cuori dei suoi figli, che faticano a sperare in Lui a causa di un testimonianza cattiva di coloro che gli avevo portato il Vangelo. Ed ecco che il 9 dicembre 1531, il Signore, manda sua Madre, nelle sembianze di donna indios, gravida e piena di tenerezza verso questo popolo che ha accolto da poco la fede cattolica. Appare a Giovanni Diego, e dice di essere: "la Perfetta Sempre Vergine Maria, la Madre del verissimo ed unico Dio".

Certo nessuno gli crede e egli si sente indegno di così grande incarico, è da poco cattolico e per cui si sente troppo incapace.

Ma il 12 dicembre 1531 (di 482 anni fa. oggi!), la Madre di Dio pone un segno, quello stesso che il vescovo gli aveva chiesto per mettere alla prova il povero indio: i fiori di Castiglia, una specie di rosa che cresceva solo in Spagna.

Ma non dice il Vangelo, elogiando la grandezza del Battista, che: “ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui”?

Il povero indio, Giovanni Diego, nella sua mitezza e umiltà, viene esaltato e porta i fiori al Vescovo: come segno. Ma egli inconsapevolmente porta ben più di un segno. Nel mantello in cui sono raccolti fiori è rimasta impressa la Vergine.

Miracolo! Un vento quello di Guadalupe che ha rivoluzionato la fede e la fedeltà del popolo messicano e dell’America. Infatti la Madonna di Guadalupe è detta Regina del Messico e Imperatrice d’America.

Ed questo fu segno del quel condurci per mano del Signore!
Anche la nostra vita ha i suoi segni, egli ci accompagna in modo singolare nella vittoria del Regno dei Cieli, a noi avere fede, e vivere con mitezza e umiltà come l’indio Jaun Diego.

Maria, tu sei per me,
Madre spirituale e Maestra di vita, Regina potente.
Non ti chiedo visioni o rivelazioni, né esperienze spirituali straordinarie.
Madre carissima: che io abbia il tuo spirito per conoscere Cristo e il suo Vangelo.
Amen.

Iconografia dei Santi Martiri





San Fedele Martire
venerato in Santo Stefano Ticino (MI)

 
VEDI IL VIDEO NEL LINK
 
 
 
 
 
San Fedele Martire
venerato in Santo Stefano Ticino (MI)
(particolare del volto)
 
 
 
Esiste l’immaginetta di San Fedele Martire.
 
Se qualcuno vuole il santino più chiederlo via mail e sarà inviato gratis.
 

Rosalia, tra i testimoni di Gesù (I)






Il nome Rosalia ha un'etimologia controversa: si basa forse su elementi germanici quali hroth, gloria, o hros, cavallo, poi reinterpretati per affinità col nome della rosa, o è comunque un derivato di nomi contenenti tali elementi (ad esempio Rosa, Rosalinda). Non si esclude però una ripresa di Rosalia, il nome di una festa dei fiori pagana, col significato di corona di rose.

Il nome venne portato in Sicilia dai normanni, e ivi si diffuse grazie alla venerazione verso santa Rosalia, da qui nel mondo, come: Rozálie (ceco); Rozalija (croato); Rosalie (francese); Rosalie, Rosalee e Rosaleigh (inglese); Rozālija (lettone); Rozalija (lituano); Розалија – Rozalija (macedone); Rozalia (polacco); Rozalija (sloveno); Rosalía (spagnolo); Rosalie (tedesco); Rozália (ungherese).

Santa Rosalia Sinibaldi da Palermo, vergine eremita del XII secolo, è divenuta patrona di Palermo nel 1666 con culto ufficiale esteso a tutta la Sicilia. Figlia di un nobile feudatario, i Sinibaldi, Rosalia visse in quel felice periodo di rinnovamento cristiano-cattolico, che i re Normanni ristabilirono in Sicilia - dopo aver scacciato gli arabi che se n'erano impadroniti dall'827 al 1072 - favorendo il diffondersi di monasteri Basiliani e Benedettini. In quest'atmosfera di fervore e rinnovamento religioso, s'inserì la vocazione eremitica della giovane che lasciò la vita di corte e si ritirò in preghiera in una grotta sul monte Pellegrino, dove, secondo la tradizione, morì il 4 settembre 1160. Nel 1624, mentre a Palermo la peste decimava il popolo, la Santuzza apparve in sogno ad una malata, e poi ad un cacciatore. A lui Rosalia indicò la strada per ritrovare le sue reliquie, chiedendogli di portarle in processione per la città. Così fu fatto, dove quei resti passavano i malati guarivano, e la città fu purificata in pochi giorni. Da allora si diffuse il culto a Palermo. Il nome di Santa Rosalia fu incluso nel Martirologio Romano nel 1630 da Papa Urbano VIII: A Palermo, santa Rosalia, vergine, che si tramanda abbia condotto vita solitaria sul monte Pellegrino.

Il nome si è diffuso tra il popolo di Dio, così da essere presente con altri esempi di santità. Quest’anno poi è particolarmente significativo per il nome Rosalia, perché ricorre il decimo anniversario di beatificazione della Suora della Carità Rosalia Rendu (2003 – 2013) e il rinoscimento delle virtù eroiche della Serva di Dio Rosalia Cadron-Jetté (9 dicembre 2013). La Rendu è l’ultima Rosalia iscritta nel Martirologio Romano.

Ecco di seguito gli altri esempi di santità che si chiamano Rosalia.

Nella prossima puntata.