lunedì 19 agosto 2013

Lunedì della XX settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

memoria liturgica di San Giovanni Eudes


"Ricordati di noi, Signore, per amore"
 
Così abbiamo pregato con il ritornello al Salmo responsoriale.

Una preghiera in risposta alla prima lettura che intesseva i tradimenti del popolo di Israele che "si prostituiva ad altri dèi e si prostrava davanti a loro".

Possiamo così tradurre la preghiera del salmista:
 
Non ripagarci, Signore, per la nostra capacità di amarti, ma sii fedele a noi per te stesso, tu che sei Amore!
La sequela cristiana è un patto d’amore… non è fare alcune cose o non fare altre. Nell’amare faccio il bene e ripudio il male. Nell’amore si arriva a perdere se stessi per dare spazio all’amato. Questo mi rende ricco e mi rende libero in Dio: "avrai un tesoro nel cielo; e vieni! Seguimi!".
 



Solo così si è capaci di passi coraggiosi! Dio vuole dei cristiani coraggiosi, non cristiani quieti e accomodanti!
Il giovane invece non è capace di una risposta così radicale. Non è capace di un atto d’amore così liberante.

Questo vale per noi come monito: la vita cristiana non è fatta di cose da fare, la vita cristiana è costituita da atti d’amore.

Questo lo a ben capito San Giovanni Eudes, sacerdote francese del XVII secolo
 
"promotoris liturgici cultus erga Sacratissima Christi ejusque Genitricis Corda"
San Giovanni Eudes è il primo e più ardente apostolo del culto liturgico ai Sacri Cuori di Gesú e di Maria.

Alla scuola dei Sacri Cuori, egli impara che la vita cristiana è entrare nel mistero del Cuore Misericordioso di Gesù e del Cuore Immacolato di Maria.: in cui perdersi, per ritrovarsi trasformato e rinnovato!

Egli così scriveva e predicava:
 
"Signore Dio, Padre delle misericordie nella tua smisurata bontà ci hai dato il Cuore amatissimo del tuo Figlio. Accorda ai nostri cuori di essere strettamente uniti tra loro come lui, affinché il nostro amore in te sia perfetto.

O Cuore amabilissimo e amorossimo del mio Salvatore, sii il Cuore del mio cuore, l’anima della mia anima, lo spirito del mio spirito, la vita della mia vita.

O Gesù, sii sempre Gesù, e io sarò sempre contento, qualunque cosa possa succedermi".
Che significa? Lo spiego usando un altro scritto del Santo:

"Dobbiamo essere animati dallo spirito di Gesù, vivere della sua vita, camminare nelle sue vie, essere rivestiti dei suoi sentimenti e inclinazioni, compiere ogni nostra azione secondo le disposizioni e le intenzioni con cui egli compiva le sue"
(Royaume de Jésus, II, 2)

Amen.