giovedì 8 agosto 2013

Giovedì della XVIII settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

memoria di S. Domenico



 
Abbiamo ascoltato il "litigio" tra Pietro e Gesù, ma anche la tensione tra il popolo eletto e Dio.

Dio è paziente. Il Signore mostra la sua clemenza, facendo scorrere le acque a Meriba, ma il popolo è ripagato per la sua non fede, Mosè e Aronne increduli con il popolo vengono puniti: «Poiché non avete creduto in me, in modo che manifestassi la mia santità agli occhi degli Israeliti, voi non introdurrete quest’assemblea nella terra che io le do».

Quante volte anche noi sbeffeggiamo il Signore, ci impuntiamo di fronte a ciò che ci accadere… il Signore ci chiede solo pazienza e fede.

La pazienza è vivere la volontà, la fede è vivere da figlio.

Il Vangelo ci racconta molte cose.

La Chiesa è edificata sulla pazienza di Gesù e la fede di Pietro.

«Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa ..».
 
Oggi facciamo memoria di un uomo, Domenico di Guzman, che ha edificato, anzi a sollevato con la sua fede la Chiesa che era lesionata dai terremoti del tempo e degli uomini.

Lo ha fatto con una vita santa e con un fervoroso apostolato: educando alla verità evangelica il popolo di Dio, attraverso la predicazione.

Da lui nasce la famiglia religiosa dei Predicatori o Domenicani.

Al santo sacerdote Domenico, affidiamo il S. P. Francesco, perché guidi con fede e nella pazienza di Cristo la Chiesa.

Ad ognuno di noi è affidato la custodia della Chiesa: edificata sugli apostoli e su tanti uomini e donne di santa volontà, come San Domenico.

A San Domenico affidiamo il gruppo del Rosario parrocchiale, di cui il Santo è ispiratore e patrono, perché sia fucina di santità e di efficace apostolato.

A San Domenico affidiamo le famiglie, lui che proveniva da una famiglia di santi, la beata Giovanna d’Aza, la sua mamma, e il beato Mannes, suo fratello: perché siano "case" di santità, di pazienza cristiana e di fede feconda a gloria di Dio e per il bene della sua Chiesa. Amen.