venerdì 10 maggio 2013

Venerdì della VI settimana di Pasqua



Damiano da Molokai

La missione di Paolo è difficile, e egli è affaticato nell’annunciare che “Gesù è il Cristo” a causa del contrasto interno alla comunità giudaica.

Consolante è la visione di una notte:
«Non aver paura; continua a parlare e non tacere, perché io sono con te e nessuno cercherà di farti del male: in questa città io ho un popolo numeroso».

L’apparente solitudine e lotta di Paolo è sostenuta dalla speranza che in quel luogo c’è un popolo numeroso.
L’Apostolo non è capace di vederlo, ma si fida del Signore.

Questo episodio ci è molto vicino. Anche noi siamo in momento storico di lotta per l’annuncio del Vangelo di Gesù.
Ma il Vangelo si fa strada creando “un popolo numeroso”.

Chiediamo al Signore il dono della speranza nelle sue promesse, il dono della pazienza per le nostre fatiche, il dono della santità perché il Vangelo si faccia strada attraverso il nostro viverlo più che attraverso il nostro raccontarlo.

Il Vangelo annunciato vive l’esperienza del parto: “la donna, quando partorisce, è nel dolore, perché è venuta la sua ora; ma, quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più della sofferenza, per la gioia che è venuto al mondo un uomo”.
Come una partoriente sopportiamo la fatica del parto del Regno, per gioire nel compimento del Regno di Dio.
è una gioia che nessuno può più annullare: “nessuno potrà togliervi la vostra gioia”.

È la gioia della pazienza di Giobbe.
È la gioia della fortezza dei martiri: Dioscoride di Smirne, Alfio, Cirino, Filadelfo, Calepodio, Gordiano ed Epimaco, Quarto e Quinto, e la vergine Solange.
È la gioia della saggezza pastorale di Cataldo, Giovanni d’Avila, e Amalario di Treviri.
È la gioia della conformazione a Cristo sofferente di Damiano da Molokai, sacerdote e missionario, che per amore di Gesù divenne lebbroso tra i lebbrosi, fino contrarre il morbo e a morire lebbroso. Sopporta incomprensioni, ma è capace di dire: "Sono tranquillo e rassegnato, e anche più felice in questo mio mondo".

Per citare alcuni tra i testimoni del Vangelo, i santi, che la Chiesa universale ricorda oggi nel calendario.

Ecco il Regno di Dio è “un popolo numeroso”, che nei solchi della storia segna il cuore di molti uomini e donne!

Santità di nome ROLANDO



Rolando Rivi

Beato Rolando (Orlando) de' Medici eremita
m. 15 settembre 1386

Martirologio Romano, 15 settembre: A Busseto vicino a Fidenza in Emilia, beato Rolando de’ Medici, anacoreta, che visse in sommo spirito di penitenza tra luoghi impervi e deserti delle Alpi, conversando soltanto con Dio.


Beato Rolando Rivi seminarista, martire
(7 gennaio 1931 – 13 aprile 1945)
Sarà beatificato probabilmente il 5 ottobre.


Santi Rolando, Oliviero e compagni
paladini di Francia, martiri
Figure leggendarie entrate nell’iconografia. In Italia: portale di San Zeno di Verona e mosaici della cattedrale di Vercelli.


Beato Rolando (Rotland)
abate e fondatore di Hasnon (Belgio)
m. 9 novembre 1084


abate cistercense (m. 1200)


Fonte:
AA. VV. - Biblioteca Sanctorum (Enciclopedia dei Santi) 
Vol. 11 Coll. 299 – 306
Ed. Città Nuova