venerdì 15 marzo 2013

Zaccheo, santo?





Salve,
Ho notato dal Suo sito che si occupa di agiografia, Con il presente messaggio, gradirei sapere se Zaccheo, il noto personaggio biblico presente solo nel Vangelo di Luca 19, 1-10, è santo per la Chiesa Cattolica.

* * *

Gent.mo
"non è menzionato nel Martirologio Romano", ma questo non lo preclude dal culto. Ci sono santi, come Miro di Canzo o Gerardo da Monza, che pur non essendo nel M.R. sono molto venerati localmente. Nel caso di Zaccheo, come molti altri santi del N.T., ebbero culto nella tradizione Orientale, pressappoco che nullo in quella Occidentale. Altre esempi sono la Samaritana, Lazzaro il mendico, ma lo stesso Costantino imperatore, che non è del N.T., non ebbe molta diffusione di culto: in Italia, ad esempio, è venerato in Sardegna.
Altro caso particolare è Giobbe, dell'A.T., che è contenuto nel M.R. ed ebbe un culto popolare diffuso, oggi tramontato.

Venerdì della IV settimana di Quaresima




Santa Luisa de Marillac e
S. Vincenzo de' Paoli

«Certo, voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure non sono venuto da me stesso, ma chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete. Io lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato».

Ecco l’arringa difensiva di Gesù di fronte al mormorare del popolo:
“Alcuni abitanti di Gerusalemme dicevano: «Non è costui quello che cercano di uccidere? Ecco, egli parla liberamente, eppure non gli dicono nulla. I capi hanno forse riconosciuto davvero che egli è il Cristo? Ma costui sappiamo di dov’è; il Cristo invece, quando verrà, nessuno saprà di dove sia»”.

Infatti i capi del popolo “Cercavano allora di arrestarlo, ma nessuno riuscì a mettere le mani su di lui”. Per quale motivo infastidiva Gesù?
Lo descrive bene la prima lettura, Sapienza al cap. 2:
“si oppone alle nostre azioni;
ci rimprovera le colpe contro la legge
e ci rinfaccia le trasgressioni contro l’educazione ricevuta.
Proclama di possedere la conoscenza di Dio
e chiama se stesso figlio del Signore.
È diventato per noi una condanna dei nostri pensieri;
ci è insopportabile solo al vederlo,
perché la sua vita non è come quella degli altri,
e del tutto diverse sono le sue strade.
Siamo stati considerati da lui moneta falsa,
e si tiene lontano dalle nostre vie come da cose impure.
Proclama beata la sorte finale dei giusti
e si vanta di avere Dio per padre”.

Questa parola del libro della Sapienza tocca anche il nostro cuore, ci mettono alle strette: ci richiamano ad un profondo esame di coscienza.
Che azioni compio? Che legge seguo? Che eduzione ho ricevuto e che educazione propongo? Conosco Dio come lo conosce il Figlio? Dio è per me Padre? Seguo la vita del Signore oppure seguo quella di altri? Sono anche io una moneta falsa? Sono annoverabile tra i giusti: sull’esempio dei tanti uomini e donne che hanno seguito Gesù? Dio è per me Padre?

Ma torniamo al Vangelo. Gesù continuava a insegnare liberamente “perché non era ancora giunta la sua ora”.
Qual è l’ora di Gesù?
Dal giorno del primo miracolo a Cana, Gesù pensa a quest'ora; l'ora della sua morte come vertice della sua missione salvifica, come momento decisivo della sua obbedienza al Padre. L'ha sempre avuta presente, quest'ora; un giorno disse: "C'è un battesimo che devo ricevere; e come sono angosciato, finché non sia compiuto" (Lc 12,50). Ma all'avvicinarsi, ne sente tutta la paura: "Ora l'anima mia è turbata; e che devo dire? Padre, salvami da quest'ora?".

È il momento del suo Getsemani, quando sudando sangue e pieno d'angoscia, dirà: "Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà" (Lc 22,42). Qui, ormai alla vigilia di quel momento, affronta con decisione il suo destino: "Ma per questo sono giunto a quest'ora! Padre, glorifica il tuo nome".

L’ora di Gesù è quella della sua passione, e quella del dono totale della sua vita.
Anche noi abbiamo la nostra “ora” alla luce dell’ora di Gesù. Anche noi partecipiamo alla sua passione e come abbiamo pregato con il Salmo 33:
“il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato,
egli salva gli spiriti affranti.
Molti sono i mali del giusto,
ma da tutti lo libera il Signore”.

Per l’intercessione di Santa Luisa de Marillac – vedova e fondatrice delle “Vincenziane” - il Signore ci renda forti, disponibili, mansueti nel vivere la nostra “ora” in conformità alla sua, perché anche la nostra vita sia un atto d’amore per il Regno di Dio. Amen.