mercoledì 6 marzo 2013

Mercoledì della III settimana di Quaresima

missa pro eligendo pontifice




“Ma bada a te e guàrdati bene dal dimenticare le cose che i tuoi occhi hanno visto, non ti sfuggano dal cuore per tutto il tempo della tua vita: le insegnerai anche ai tuoi figli e ai figli dei tuoi figli»” (Dt 4)

Il Sommo Romano Pontefice ha il compito di custodire la memoria della fede, quella vista dagli occhi e dal cuore dell’Apostolo Pietro. Egli è eletto a nome di tutta la Chiesa, dal Collegio dei Cardinali, di insegnare ai figli dei figli della Chiesa i comandi del Signore nostro Gesù Cristo di cui Egli è Vicario in terra.

Alcune domande:
Chi elegge il Sommo Pontefice?
I cardinali elettori.

"Chi ha creato gli attuali cardinali elettori?

Dei 117 cardinali elettori che hanno diritto a partecipare al Conclave 50 sono stati  creati da Giovanni Paolo II e 67 da Benedetto XVI.

L’età media è molto alta. Dei 117 che hanno diritto, sono 74 i cardinali che hanno da settanta anni in su. Trentotto hanno un età compresa tra 60 e sessantanove anni. Solo cinque hanno un età inferiore ai sessant’anni.

Il più giovane è l’indiano Baselios Cleemis Thottunkal con 53 anni. Il più anziano è il cardinale Walter Kasper che compirà ottanta anni domani 5 marzo.

L’appartenenza per zona geografica vede l’Europa in testa con 61 porporati. Segue l’America con 33, di cui 17 dal Nordamerica, 3 dall’America centrale- Caraibi e 13 dal Sudamerica. Sono 11 all’Asia e 11 dall’Africa. Uno solo dall’Oceania.

Chi può essere eletto Romano Pontefice?

Per essere eletto Romano Pontefice, il candidato ad validitatem deve:
- essere un battezzato (ex aqua et Spiritu Sancto) nella Chiesa Cattolica o in essa accolto.
- di sesso maschile
- non sposato.

Quindi o un Vescovo cattolico (quindi anche i Cardinali sono inclusi se già possiedono l'Episcopato), o un Presbitero cattolico, o un Diacono cattolico oppure ...anche un laico cattolico purché battezzato e di sesso maschile.

L'ultimo non cardinale, senza alcun ordine sacro, eletto al pontificato romano fu Leone VIII (4 dicembre 963). Fu consacrato vescovo il 6 dicembre 963. Fu successore di Pietro dal 6 dicembre 963 al 1 marzo 965.

L'ultimo non cardinale, con il solo ordine del diaconato, eletto al pontificato romano fu Gregorio X (1 settembre 1271). Fu prima ordinato presbitero e successivamente consacrato vescovo il 27 marzo 1272. Fu successore di Pietro dal 27 marzo 1272 al 10 gennaio 1276.

L'ultimo cardinale, con il solo ordine del diaconato, eletto al pontificato romano fu Leone X (9 marzo 1513). Fu ordinato sacerdote il 15 marzo e consacrato vescovo il 17 marzo. Fu successore di Pietro dal 17 marzo 1513 al 1 dicembre 1521.

L'ultimo cardinale, con il solo ordine del presbiterato, eletto al pontificato romano fu Gregorio XVI (2 febbraio 1831). Consacrato vescovo il 6 febbraio, fu successore di Pietro dal 6 febbraio 1831 al 1 giugno 1846.

L'ultimo cardinale, con l'ordine episcopale, eletto al pontificato romano è Benedetto XVI.

Se l'eletto è scelto tra coloro che non hanno l'Episcopato e che quindi, una volta eletto, dovrà essere ordinato Vescovo, dobbiamo includere le indicazioni che vengono date per la nomina di un nuovo Vescovo ma che avrebbero solo un valore orientativo: - Saldezza di fede, buoni costumi, pietà, zelo delle anime, saggezza, prudenza, virtù umane e ogni altra qualità che dimostri l'attitudine del Soggetto all'adempimento del suo ufficio.

- Buona reputazione
- L'età di almeno 35 anni
- Almeno 5 anni di presbiterato
- Laurea o almeno licenza in sacra Scrittura, Teologia o Diritto Canonico, conseguite in un Istituto di Studi Superiori approvato dalla Sede Apostolica, (quest'ultime disposizioni non sono vincolanti per l'elezione canonica ma hanno solo valore indicativo)". (www.zenit.it)

Concludo con un pensiero dal saluto di congedo ai Cardinali il 28 febbraio 2013:
"Vorrei lasciarvi un pensiero semplice, che mi sta molto a cuore: un pensiero sulla Chiesa, sul suo mistero, che costituisce per tutti noi - possiamo dire - la ragione e la passione della vita. Mi lascio aiutare da un’espressione di Romano Guardini, scritta proprio nell’anno in cui i Padri del Concilio Vaticano II approvavano la Costituzione Lumen Gentium, nel suo ultimo libro, con una dedica personale anche per me; perciò le parole di questo libro mi sono particolarmente care. Dice Guardini: La Chiesa “non è un’istituzione escogitata e costruita a tavolino…, ma una realtà vivente… Essa vive lungo il corso del tempo, in divenire, come ogni essere vivente, trasformandosi… Eppure nella sua natura rimane sempre la stessa, e il suo cuore è Cristo”. … “Prima di salutarvi personalmente, desidero dirvi che continuerò ad esservi vicino con la preghiera, specialmente nei prossimi giorni, affinché siate pienamente docili all’azione dello Spirito Santo nell’elezione del nuovo Papa. Che il Signore vi mostri quello che è voluto da Lui. E tra voi, tra il Collegio Cardinalizio, c’è anche il futuro Papa al quale già oggi prometto la mia incondizionata reverenza ed obbedienza”.



All’intercessione di Santa Coletta di Corbie, riformatrice del XIV secolo, e alla beata Rosa da Viterbo, penitente del XIII secolo – che la liturgia oggi ricorda - affidiamo il cammino della Chiesa in questo mese di marzo. Amen.