martedì 2 aprile 2013

Un pensiero ...




"Il nostro Signore Gesù Cristo, che dà a tutti la giusta ricompensa, vi renda merito delle vostre fatiche. Guardatevi da ogni male, fuggite i pericoli, in qualunque luogo abbiate a recarvi o a dimorare. Noi, con tutti i nostri fratelli, benché siamo indegni, pregheremo sempre l'eterno Dio Padre e il Figlio suo Gesù Cristo e la gloriosa sua madre, la Vergine Maria, che vi aiutino sempre e vi guidino alla salvezza dell'anima e del corpo, e vi facciano progredire di bene in meglio fino alla fine.

D'altra parte, fratelli, vi esorto e vi prego, quanto posso, di esser prudenti e diligenti circa la salvezza dell'anima vostra, pensando che la morte è sicura per tutti, che la vita è breve e altro non è che fumo che presto svanisce.

Ricordatevi della passione del nostro Signore e Salvatore e pensate quanto infinito fu quell'ardore che discese dal cielo in terra per salvarci, che per noi soffrì tanti tormenti e subì la fame, il freddo, la sete, il caldo e ogni umana sofferenza, nulla rifiutando per amor nostro e dando esempio di perfetta pazienza e di perfetto amore. Siamo dunque tutti pazienti nelle nostre avversità e sopportiamole con amore, pensando che Gesù Cristo nostro Signore soffrì tanti affanni e tribolazioni per gli altri.

Deponete dunque ogni odio e ogni inimicizia, guardatevi diligentemente dalle parole più aspre e, se ne uscissero dalla vostra bocca, non vi rincresca trarne il rimedio dalla stessa bocca da cui vennero inferte quelle ferite. E così perdonatevi a vicenda e poi non pensate più all'ingiuria arrecatavi. Il ricordo della malvagità è infatti ingiuria, colmo di follia, custodia del peccato, odio della giustizia, freccia rugginosa, veleno dell'anima, dispersione della virtù, tarlo della mente, confusione dell'orazione, lacerazione delle preghiere fatte a Dio, abbandono della carità, chiodo infisso nelle nostre anime, peccato che non viene mai meno e morte quotidiana.

Amate la pace, perché è molto meglio di qualsiasi tesoro che i popoli possano avere. Sappiate certo che i nostri peccati muovono Dio all'ira. Per questo correggetevi e pentitevi dei vostri peccati passati, poiché Dio vi aspetta a braccia aperte. Ciò che nascondiamo al mondo, non si può nascondere a Dio: convertitevi sinceramente. Vivete in tal modo da ricevere la benedizione del Signore e la pace del Dio nostro Padre sia sempre con voi."

Dalle « Lettere » di san Francesco da Paola (Lett. del 1486)

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