venerdì 12 ottobre 2012

Servo di Dio Giacomo Rem sacerdote gesuita





Giacomo Rem è nato nel giugno 1546 a Bregenz, Vorarlberg (Austria). Ebbe la sua formazione umanistica nella scuola superiore di Dillingen in Baviera e li diede anche inizio ai suoi studi teologici e successivamente, probabilmente attraverso l’occhio sapiente di San Pietro Canisio, fu aggregato all’Ordine dei Gesuiti.
Compì il noviziato a Roma assieme a San Stanislao Kostka. Ritornato in patria terminò gli studi teologici a Dillingen e nel 1573 fu ordinato sacerdote ad Augusta.

Successivamente divenne vicerettore del convitto di Dillingen, poi al collegio gesuitico di Monaco e finalmente al collegio Sant’Ignazio a Ingolstadt. Qui ebbe il compito di direttore spirituale dei chierici e preside dei membri delle congregazioni mariane, degli studenti delle scuole superiori, che formò alla vera devozione mariana, allo zelo religioso e allo spirito di Fede, specialmente per mezzo del cosiddetto: “Colloquium Marianum”.

Il servo di Dio Giacomo Rem operò con grande zelo e copiosi frutti per 33 anni ad Ingolstadt.




Profuse una profonda devozione mariana dinnanzi all'immagine de “La Madre tre volte ammirabile” - copia dell'immagine di Santa Maria Maggiore di Roma, dono di S. Francesco Borgia – e guidò la vita religiosa della gioventù studentesca, attraverso una profonda venerazione e imitazione della Beata Vergine, ad un alto grado di perfezione.

Ebbe molto a cuore il suffragio delle povere anime del Purgatorio: difatti il servo di Dio è spesso raffigurato nel pregare la Madre di Dio a suffragio delle anime purganti.





Il 6 aprile 1604, a Ingolstadt, Padre Giacomo Rem, ebbe una apparizione mariana nella cappella universitaria del collegio con la presenza di molti studenti, mentre tutti erano intenti ad una prova musicale del cantico Mater te admirabilis.

Giacomo Rem muore il 12 ottobre 1618. Nell’annuario del collegio di Ingolstadt si legge: “Quest'anno noi abbiamo regalato al Cielo un uomo, che secondo il pensiero universale fu un santo ... Fu un uomo di altissime virtù, e quella più grande fu di saperle tutte nascondere”.




Nel 1932 in occasione dell'apertura del processo per la beatificazione di P. GaicomoRem avvenne la ricognizione delle sue reliquie e la traslazione dalla primitiva sepoltura alla Cattedrale di Nostra Signora di Ingolstadt.

Il processo informativo si è concluso nel 1949. Il 21 giugno 1957 fu firmato il decreto sugli scritti, ma nel 2010 la diocesi di Eichstätt  ha aperto un supplemento al processo di canonizzazione, di cui si attende l’esito.

Paradossi?!?





RENATO: trovo inusuale il paragone o confronto, alimentazione e sesso...i paradossi della chiesa sono molto più ampi, vedi povertà e ricchezza...comunque la fede non ha nulla a che fare con la chiesa...anzi un uomo(come una donna) di fede, non dovrebbe abbracciare una dottrina, ma il proprio prossimo...

A RENATO: quello che tu dici è vero, ma non si chiama fede ma religione o filantropia. Credere, avere fede, è rispondere a Dio che ti cerca.... il resto è proiezione dell'umano (religione) o amore per l'uomo (filantropia). La fede cristiana ha la pretesa di essere risposta a Dio che si è rivelato in Cristo Gesù, e che vuole essere risposta al desiderio religioso dell'uomo e dare un valore aggiunto all'amore per l'uomo, amore che ha amato Cristo.. "sino alla fine". I paradossi della Chiesa sono poi la contingenza con l'umano, l'uomo di sua natura è imperfetto, per il solo fatto che muore e poi chi è capace solo di Bene scagli la prima pietra, a meno che qualcuno di noi non sia il divino fattosi carne ... Il problema del profilattico non è il problema: il problema è dare una risposta di vera libertà sulla sessualità - l’uomo senza legge è schiavo del proprio desiderio di libertà - e il problema del sondino è capire se è vita vivere così o se noi siamo padroni della vita o della morte altrui o della nostra stessa vita e morte ... ma questo è un tema che non assolve in un post...