martedì 25 settembre 2012

LA PICCOLA VIA (4)





«Qual è la via che vuoi insegnare alle anime?» chiese Madre Agnese alla sorella sul letto di morte.
E lei rispose: «È il cammino della fiducia e del totale abbandono».

Accettare le spine

«Il vero amore si nutre di sacrifici,
e più l’anima rifiuta a sé le soddisfazioni naturali,
più la sua tenerezza diventa forte e disinteressata».
(da “Consigli e Ricordi”)

La piccola anima però sa che non le sono richiesti grandi sacrifici, né situazioni difficili o eroiche: c’è tanto bisogno di piccoli atti d’amore nella vita! Per cogliere e offrire una rosa bisogna spesso accettare di pungersi alle spine: questo è Amore. A volte scegliamo una vita spoglia e gelida solo per evitare delle punture e così pian piano il cuore diventa amaro e siamo vecchi e stanchi: l’infanzia spirituale non è durata!

Testi tratti da “La Piccola Via dell’Infanzia Spirituale”
Santuario di S. Teresa di Gesù Bambino - Verona

NOVENA AI SANTI MEDICI (9)





25 settembre
PREGHIERA AI SANTI MEDICI
(Santuario di Bitonto, Bari)

Gloriosi Medici Cosma e Damiano, Martiri della chiesa di Dio, decoro e vanto della città di Bitonto, all'inizio di questa giornata ed in questo tempio in cui si venerano le vostre sacre e miracolose immagini, eleviamo a Dio l'umile ma ardente preghiera perché vengano esauditi i bisogni spirituali e temporali nostri e di tutti i devoti che fanno incessante ricorso al vostro potente patrocinio.

Voi constatate in quanti, sofferenti nel corpo e nell'anima, vi si rivolgono con fiducia da ogni parte affinché possiate intercedere con sollecitudine presso il Signore per la guarigione dalla malattia e per la piena salute dello spirito.
Così come la vostra scienza medica ha guarito dal male fisico, così vi esortiamo con intensità di cuore affinché la vostra carità lenisca oggi le piaghe dell'anima e restituisca ad ognuno il dono della grazia divina.
Insigni, Santi Fratelli, ottenete per tutti, in questa giornata, celesti e consolanti benedizioni. Ma in modo speciale fate che esse discendano sulla Chiesa, sul Papa, sul nostro Vescovo, sulle nostre famiglie, sui devoti tutti e su quanti generosamente concorrono, con la preghiera e col sostegno materiale, ad edificare il Santuario intitolato ai vostri nomi e a testimoniare, in forme sempre nuove e consone ai tempi, la carità verso i fratelli affinché possano così essere celebrati, nel tempo imperituri, la vostra memoria e il memoriale di Cristo, cui avete voluto generosamente conformarvi a maggior gloria di Dio. Amen

"Un patrimonio inestimabile" ...





Martedì della XXV settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)
FESTA di SAN’ANATALONE e
TUTTI I SANTI VESCOVI MILANESI


“Il cuore del re è un corso d’acqua in mano al Signore:
lo dirige dovunque egli vuole.
Agli occhi dell’uomo ogni sua via sembra diritta,
ma chi scruta i cuori è il Signore”. (Pr 21)

Il cuore… mi amerai con tutto il cuore … Il Signore guarda il cuore … il cuore è in mano al Signore … il Signore scruta i cuori.

Nell'antichità il cuore è considerato sede dell'anima umana.

Chiedere allora al Signore di custodire il cuore significa indirizzare la nostra vita secondo le sue vie e nei suoi progetti. Perché non abbiamo a ingannarci, infatti all’“uomo ogni sua via sembra diritta”.
Essere uomini secondo il cuore di Dio, cioè in sintonia con Dio, vuol dire accogliere la volontà del Padre come l’ha accolta il Figlio.

Cuore di Gesù, umile e mite, rendimi il mio cuore simile al Tuo!
Cioè fa sì, o mio Gesù, che sia sempre tra “coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica” (Lc 8).
La parola cuore alla luce del Vangelo raffigura la nostra intimità-famigliarità con Dio, così come la ebbero la madre e i suoi discepoli.

La fede è arrivata fino noi perché un cuore appassionato di Cristo ha percorso le strade del mondo fino a giungere nella nostra pianura; un cuore pieno di ardore, come quello che ebbero i discepoli di Emmaus “lungo la via, quando spiegava le Scritture”, che ha cominciato a seminare il seme della buona notizia di Cristo, poi ha battezzato, poi ha costruito, poi ha organizzato la comunità cristiana che di giorno in giorno cresceva di numero. Nacque così la Chiesa ambrosiana.

Oggi celebriamo la memoria di questi cuori appassionati per Cristo, che hanno un nome, una storia, sono Sant’Anatalo e i santi vescovi della Chiesa di Milano, Caio, Castriziano, Calimero, Mona, Mirocle, Materno, Marolo, eccetera, ben 38.

Scrive il Cardinale nella lettera pastorale: “La fede in Cristo è adesione fiduciosa: è la decisione di orientare a Dio le forze della propria persona (intelligenza, volontà, affetti), in una parola tutto l’io, il “cuore” … La fede in Cristo è appartenenza: non si può ridurre la fede a una opinione personale né a una convinzione da seppellire nel privato… la sequela di Cristo domanda sempre l’appartenenza alla Chiesa … attraverso la comunità cristiana, che in concreto ha i tratti della nostra Chiesa locale, riceviamo il lascito dei padri, diventiamo eredi, come ci ha ricordato il Papa, di un patrimonio inestimabile».

Celebrare Sant’Anatalo e i santi vescovi della Chiesa di Milano, oggi 25 settembre, è custodire l’eredità dei nostri padri, l’appartenenza alla Chiesa che in concreto ha i tratti della nostra Chiesa locale, la Chiesa Ambrosiana.

Accostarsi a questa santità vuol dire costatare la possibilità dell’esistenza di un vita buona così come Dio la sogna, guardando il Figlio.

Cuore di Gesù, umile e mite, rendimi il mio cuore simile al Tuo!