venerdì 20 maggio 2011

Martiri delle Catacombe in Sicilia: Basilla di Termini Imerese e Basilla di Collesano



Santi Basilla e Calogero martiri (Termini Imerese)

Il corpo di S. Basilla fu estratto dalle catacombe romane dove si riteneva che fossero ancora sepolti dei martiri individuabili da alcuni segni delle loro tombe. Le sacre spoglie furono donate alla chiesa di Termini Imerese dove furono esposte alla venerazione dei fedeli. Probabilmente il nome di Basilla non è quello suo proprio perché ai “corpi santi” catacombali, il cui nome non risultava dalla lapide funeraria, ne veniva attribuito uno solitamente corrispondente a una virtù o a una qualità spirituale o un nome di altro famoso martire.


Il nome Basilla è una troncatura di Basilissa, che significa regina, dal greco. Il Martirologio Romano, in data 29 agosto, ricorda: “Presso Srijem nell’odierna Croazia, santa Basilla”, ma questa non è certamente, in nessuno dei due casi, la Martire che stiamo trattando.



Santa Basilla martire (Collesano)

Il corpo di S. Basilla fu estratto dalle catacombe romane dove si riteneva che fossero ancora sepolti dei martiri individuabili da alcuni segni delle loro tombe. Le sacre spoglie furono donate alla chiesa di Collesano dove furono esposte alla venerazione dei fedeli.

Secondo alcune testimonianze, le reliquie di Basilla di Collesano sono una porzione di quelle di di Collesano, e viceversa, ma non c'è documentazione.

La festa di Santa Basilla martire a Termini Imerese è il 20 maggio (insieme ai Santi Martiri Candida e Calogero), mentre l'altra S. Basilla venerata  a Collesano, le s. reliquie sono (erano?) venerate in occasione della festa della Madonna dei Miracoli nel mese di Maggio (25, 26, 27, e 31 maggio).



Infine una curiosità del Web è S. Basilla martire compagna di San Palcido (il martire a Messina?), le cui reliquie sono presso il Duomo di Monreale nella cappella del Crocifisso.




Santa Basilla Martire (Monreale)
 


Una scoperta sul web circa i martiri romani venerati a Collesano:
 
"Altra novità di quest’anno (2012) del mese di maggio, oltre quelle riguardanti la festa della Madonna, si riferisce al ritorno all’attenzione pubblica dei Santi Marco, Giacinto e Basilla che verranno ricordati nella giornata di lunedì 21 maggio. Ma chi sono questi santi le cui reliquie sono conservate nella Chiesa Madre Basilica di Collesano? Nel martirologio del cardinale Baronio si legge che essi furono martirizzati rispettivamente il 25 ottobre S. Marco sotto Claudio Imperatore, S. Giacinto il 26 luglio ad opera del console Leonzio sotto l’imperatore Traiano e infine S. Basilla il 20 maggio sotto Galieno Augusto. I loro resti che si conservano nella cappella di Maria SS.ma dei Miracoli in Basilica in un urna preziosa realizzata a somiglianza di quella di Santa Rosalia in Palermo fin dal 1661 furono mandati a Collesano dal Rev.mo Sacerdote Dr. D. Salvatore Oddo, protonotaro apostolico e beneficiale di S. Maria di Costantinopoli, collesanese allora residente a Roma. Egli aveva ottenuto le preziose reliquie dall’Ill. e Rev.mo Marco Antonio Oddo, vescovo perusino, vice reggente del cardinal Ginetti, vicario del Papa Alessandro VII. I tre diplomi di concessione portano la data del 26 luglio 1658, per il corpo di S. Giacinto del 5 dicembre 1659, per quello di S. Basilla e del 5 marzo 1660 per quello di S. Marco. In un atto del notaio Giuseppe Santoro di Collesano sono descritti i festeggiamenti di quanto avvenne all’arrivo dei corpi dei tre martiri il 6 dicembre 1660, che da allora furono onorati annualmente e separatamente per secoli ed infine, per come si ricorda in unica giornata fino a circa gli anni ’50 del secolo scorso e venivano invocati come protettori della gioventù collesanese. Il parroco Don Franco Mogavero e il suo vice Don Matteo Castiglione, da quest’anno ripropongono la loro memoria unificata nella giornata del 21 maggio (non era possibile il 20 – festa di S. Basilla perché domenica). Intanto oggi 20 maggio alle 18 in basilica, celebrazione eucaristica insieme agli sposi che festeggiano gli anniversari di matrimonio". (da modonielive.com)
 
Il testo risente della solita leggenda e della solita questione agiografica: voler rifarsi ad omonimi del Martirologio. Certo che ad esempio le reliquie di Basilla sono nelle confessione di S. Prassede all'Esquilino, per cui non posso essere le medesime di Collesano, tanto più che, secondo la ricostruzione fittizia del testo suddetto, la stessa martire è anche a Termine Imerese. Indi per cui siamo ai soliti corpi santi che subiscono gli sdoppiamenti, qui è più di uno sdoppiamento, con i martiri del Martirologio.
 
Anche per San Giacinto e per San Marco si comprende dal testo la volontà di ricercare nel Martirologio chi sono in quanto i documenti, "i tre diplomi", non dicono nulla di quando detto, perché non posso dire il falso circa la loro identità se non il fatto che sono reliquie di martiri provenienti da Roma. Nulla più e nulla meno.
 
 
preso dal sito madonielive.com