martedì 8 febbraio 2011

I Santi del Giorno, secondo il Calendario della Chiesa Ambrosiana di rito romano






8 febbraio
SAN GIROLAMO EMILIANI
MEMORIA

Girolamo (Venezia 1486 – Somasca, Bergamo, 8 febbraio 1537), convertitosi dopo una giovinezza dissipata, si dedicò con ardore al servizio dei poveri, degli infermi e dei fanciulli abbandonati, interessandosi anche alla riabilitazione morale delle mondane. Fondò la Società dei servi dei poveri (Somaschi). Morì del morbo contratto servendo gli appestati.

(dal PROPRIO DEI SANTI della Chiesa di Milano secondo il rito romano)

Martirologio Romano, 8 febbraio: San Girolamo Emiliani, che, dopo una giovinezza violenta e lussuriosa, gettato in carcere dai nemici, si convertì a Dio; si dedicò, quindi, appieno, insieme ai compagni radunati con lui, a tutti i miserabili, specialmente agli orfani e agli infermi; fu questo l’inizio della Congregazione dei Chierici Regolari, detti Somaschi; colpito in seguito dalla peste mentre curava i malati, morì a Somasca vicino a Bergamo.

La santità di nome "ANGELICA"

Il significato del nome
Deriva dal greco ànghelos "messaggero", come il più comune Angela, e rispecchia la devozione e il culto per gli angeli. Alcune opere letterarie, come l'Orlando Furioso di L.Ariosto, hanno contribuito alla sua diffusione. L'onomastico si festeggia il 27 gennaio per Sant'Angela Merici o per i Santi Arcangeli (29 settembre, "la corte Angelica") in quanto non esiste nessuna santa o beata con il nome di "Angelica", che commemorata nel Martirologio Romano.



Angelica da Milazzo, detta “beata”
6 dicembre
Sec. XVI




Il ramo dell'Ordine dei Minimi fondato nel '500 da San Francesco di Paola, ebbe il proprio Terz'Ordine, aperto ai laici, uomini e donne. Al Terz'Ordine di San Francesco di Paola appartenne la “beata” Angelica, morta nel 1559. Era nata a Milazzo, bellissima di aspetto, sensibile e virtuosa, la giovane di Milazzo avrebbe dovuto, nei desideri della famiglia, seguire il destino di tante altre sue coetanee, scegliendosi uno sposo, o meglio accettando quello a lei destinato dai parenti, per formare una famiglia terrena. Angelica vi resistette con ostinazione caparbia, più forte delle lusinghe e anche delle minacce, che non le mancarono, almeno in un certo periodo della sua vita. Nei momenti di più grave tensione, ricorreva al Crocifisso, implorandone l'aiuto. Venne esaudita dalla Croce con una croce, cioè con una gravissima malattia, che mise in pericolo la sua stessa vita. Fu allora che, per voto, indossò l'abito del Terz'Ordine di San Francesco di Paola. In quell'abito, come entro una mistica corazza, si sentì sicura di poter restare per sempre nello stato desiderato.
Superata la malattia, però, le insistenze e le pressioni ritornarono. Ma successivamente divorata da un tumore maligno, la sua bellezza si mutò in ribrezzo, mentre la sofferenza sempre più lancinante le affinava lo spirito, consumandone il corpo come un fuoco fino alla morte.


Maria Angelica Mastroti di Papasidero, detta “beata”
26 maggio
(Papasidero 1851, Castelluccio Superiore 1896)




Visse in odore di santità. A sei anni si ammalò di tubercolosi che la costrinse all'immobilità per ben 13 anni. Quando tutti erano in attesa della sua imminente fine, fu miracolata nel 1870. Non cessarono, però, i suoi patimenti: un calcolo alla vescica le procurò indicibili sofferenze fino al 1873 quando un secondo intervento soprannaturale bnon la liberò dal male; ma il suo desiderio di espiazione la indusse a mortificare il suo corpo facendo uso di cilici, giacigli di spine e sottoponendosi a lunghi digiuni. La sua vita ascetica le procurò frequenti estasi durante le quali colloquiava con la Madonna e il figlio che aveva tra le braccia. Il coinvolgimento spirituale ebbe anche conseguenze fisiche. Infatti una ferita da cui sgorgava spesso sangue si aprì spontaneamente sul costato e non si rimarginò più. Nel 1890, per seguire il suo nipote Nicola avviato al sacerdozio, si trasferì a Castelluccio Superiore (Pz) dove continuarono a verificarsi fatti prodigiosi che coinvolsero la sua persona, tanto che la fama si sparse in tutti i paesi limitrofi. A Castelluccio si spense il 26 Maggio del 1896. La sua tomba è ancora oggi meta di pellegrinaggi di numerosi fedeli.


beata Angelica di Caicle
eremita sul monte Guardia a Bologna
sec. XII

Angelica, figlia di Caicle e di Bologna, compare sulla scena dei nostri documenti il 30 luglio 1192: nel documento che porta questa data Angelica (che ha presumibilmente un'età dai 20 ai 28 anni) dichiara di volersi dedicare completamente al servizio di Dio nella solitudine, quindi di condurre una vita eremitica (una scelta religiosa molto diffusa nel contesto del grande movimento di rinnovamento spirituale e di riforma della Chiesa dei secoli XI - XII); elegge come luogo del proprio ritiro un terreno di sua proprietà sul Monte della Guardia e manifesta l'intenzione di costruirvi un romitorio, vale a dire una casa per sé e per le altre eremite che vorranno unirsi a lei, e, se il Signore lo vorrà, una chiesa. Poiché una comunità religiosa ha bisogno di assistenza sacerdotale (per l'amministrazione dei sacramenti e per le celebrazioni liturgiche, se c'è una chiesa), Angelica cede la sua proprietà ai Canonici di Santa Maria di Reno e San Salvatore in cambio dell'assistenza sacerdotale; tuttavia si riserva l'usufrutto e la rendita dei beni ceduti e di altri che potrà ereditare o ricevere in dono finalizzandoli alla crescita della sua fondazione religiosa.


serva di Dio Maria Angelica Álvarez Icaza
(1887-1977)




Con Maria Angelica Álvarez Icaza (1887-1977), religiosa contemplativa dell’Ordine della Visitazione Santa Maria, il Continente latino-americano fa il suo passo da gigante nelle vie dello spirito, allineandosi alla secolare tradizione europea, costellata di celebri figure di mistici. Il Messico dei primi decenni del XX secolo esalta la sua tormentata storia nell’esistenza di una claustrale, che vive nell’intimo martirio d’amore la sanguinosa vicenda della sua patria. In lei confluisce limpido il carisma dell’Ordine della Visitazione, ispirato alla dottrina del Fondatore, san Francesco di Sales, Dottore del Divino Amore, che addita nel monte Calvario la dimora della sue Figlie. Altrettanto trasparente il richiamo all’esperienza di santa Margherita Maria Alacoque, onde Maria Angelica Álvarez Icaza si pone nella scia delle discepole predilette del Sacro Cuore del Verbo Incarnato.


Venerabile Angelica Durà



La Venerabile è terziaria mercedaria a Valenza. Morì in odore di santità dopo che la Vergine Maria gli rivelò il giorno della sua morte. L’Ordine Mercedario la ricorda il 22 aprile.


serva di Dio Maria Angelica Pérez
(1897-1932)




Serva di Dio Maria Crescenzia, argentina, è religiosa professa della Congregazione delle Figlie di Nostra Signora dell'Orto, (1897-1932). È una Suora Gianellina.



serva di Dio Madre M. Luigia Angelica Clarac
(Auch 1817 - Moncallieri 1887)




Madre Maria Luigia Angelica Clarac, già Figlia della Carità si San Vincenzo de Paoli, è nata ad Auch (Francia) il 17 aprile 1817 e tornata a Dio in Moncallieri (To) il 21 giugno 1887. La nostra data di fondazione risale al 3 maggio 1871, giorno in cui, attraverso un provvidenziale e misterioso disegno di Dio, la Madre Clarac lasciava la sua Congregazione e, nella sofferenza del distacco, dava origine ad una nuova famiglia religiosa. Luogo di nascita dell’istituto è la città di Torino, in via S. Pio V, dove, accanto alla cappella dedicata alla Madonna venerata col titolo: "Nostra Signora del Sacro Cuore di Gesù", riposano le spoglie mortali della fondatrice, di cui è in corso la causa di canonizzazione.



venerabile Angelica Giovanna Maria di Gesù
(1861 – 1935)




Madre Angelica Giovanna di Gesù, al secolo Flora Bracaval, è nata a Mouscron (Belgio) il 3 maggio 1861. Entra tra le Angeliche di San Paolo, fondata da sant’Antonio Maria Zaccaria, e ben presto fu riconosciuta come degna delel più alte cariche dell’istituto Angelico. Dal 1919 al 1932 fu la superiora generale e diffuse la Congregazione il Italia, Brasile e Belgio. Muore in fa di santità ad Arienzo (CE) il 26 gennaio 1935.

 
Bibliografia e Siti

- AA. VV. - Biblioteca Sanctorum (Enciclopedia dei Santi) – Voll. 1-12 e I-II appendice – Ed. Città Nuova
- C.E.I. - Martirologio Romano - Libreria Editrice Vaticana – 2007 - pp. 1142
- Grenci Damiano Marco – Archivio privato iconografico e agiografico: 1977 – 2011
- Sito Web di santibeati.it